Il Decreto Legge 54/2013 ha stabilito il congelamento della prima rata dell’Imu per una buona fetta di contribuenti, ma per quanti sono rimasti fuori dai parametri di esenzione decisi dal governo Letta si avvicina invece la data prevista per il pagamento dell’Imposta Municipale Unica. Il 17 giugno, infatti, i proprietari di case di pregio (con annesse le pertinenze, accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9), seconde case, case affittate, case in prestito a parenti, beni merce (ovvero case invendute dai costruttori), immobili produttivi accatastati nella categoria D (a eccezione dei fabbricati rurali strumentali classificati come D/10), fabbricati di categoria D senza rendita, immobili diversi dalle case accatastati nelle categorie A e C e pertinenze classificate nel gruppo C (escluse le pertinenze di un’abitazione principale), oltre che militari, appartenenti alle forze dell’ordine che vivono in caserma ma possiedono una casa di proprietà e coniugi separati di fatto dovranno versare l’Imu 2013 secondo quanto stabilito dai singoli Comuni.
Tutti i soggetti di cui sopra, dunque, dovranno pagare l’imposta, superando però prima l’incognita dell’aliquota da applicare. In base a un emendamento del Decreto Legge 54/2013, infatti, la prima rata dell’Imu – pari al 50% dell’importo complessivo del 2013 – può essere definita facendo riferimento alle aliquote del 2012, anche se il Comune avesse reso noto le nuove aliquote Imu alla data del 16 maggio. Tuttavia, contestualmente permane il principio della libertà di scelta, ovvero: ai fini del calcolo dell’Imu, il contribuente ha facoltà di decidere l’aliquota ‘migliore’ tra quella nuova già eventualmente comunicata dal Comune e quella vecchia.
Come per lo scorso anno, infine, per pagare l’Imposta Municipale Unica si può utlizzare il Modello F24 dell’Agenzia delle Entrate o un bollettino postale, utilizzando i seguenti codici tributo: 3912 abitazione principale e relative pertinenze (destinatario il Comune), 3913 fabbricati rurali ad uso strumentale (destinatario il Comune), 3916 aree fabbricabili (destinatario il Comune), 3918 altri fabbricati (destinatario il Comune), 3923 interessi da accertamento (destinatario il Comune), 3924 sanzioni da accertamento (destinatario il Comune), 3925 Imu-imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D- Stato e 3930 Imu-imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D- Incremento Comune.
